La Bicicletta

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“LA BICICLETTA” – di Rosetta Loy

Einaudi ed.1989 pagg.169

Il racconto di Rosetta Loy ci accompagna in un tempo velato di malinconia, durante il quale un gruppo di ragazzi e di ragazze, subito dimentichi del tragico passato bellico appena concluso, ha urgenza di futuro.

Leggendo i tredici capitoli, distinti da altrettanti nomi di fiori e piante, ci sembra di rivivere le afose estati del nord, fatte di odori e di suoni forse dimenticati, ma subito evocati dalla prosa svelta dell’autrice, dove ogni parola e ogni aggettivo sono scelti con cura e precisione.

La bicicletta non è la protagonista del racconto, ma certamente è la compagna discreta di ogni esperienza forte del gruppo di ragazzi.

Giovanni,Speranza, Michele e gli altri amici sono giovani, con una voglia di vivere che esplode . La bicicletta rappresenta la loro prima forma di autonomia e di emancipazione dai genitori.

Li porta a correre incontro ai soldati che entrano nei paesi sui loro carri armati, a passare innumerevoli volte davanti alla casa della ragazza amata.

Immaginandoli così, di corsa, sulle loro biciclette, caricando sui pedali, rivediamo un’epoca fatta di riti famigliari, di tavoli domenicali apparecchiati con finezza, caratterizzata, ieri come oggi,dai conflitti e dagli sbalzi d’umore adolescenziali .

Una frase asciutta, quasi lapidaria, chiude la narrazione:

-Lei m’insegnò ad andare in bicicletta. Una Legnano argento.

Lecco, 26 febbraio 2014

Paola Schiesaro

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