“Il Bello della Bicicletta” Marc Augè

Bollati Boringhieri Edizioni  Torino 2009 –  65 pag.

9788833919928…..”La bicicletta fa parte della storia di ognuno di noi. Il momento in cui impariamo ad andare in bici appartiene ai ricordi speciali dell’infanzia e dell’adolescenza”……..

Marc Augè, antropologo, che da vari anni si occupa di interpretare i più comuni fenomeni sociali contemporanei, con queste parole inizia una riflessione che argomenterà lungo le pagine di questo scorrevole saggio.

L’autore ci accompagna nella comprensione di un fenomeno, l’uso della bicicletta e il ciclismo, che ha attraversato tutto il dopoguerra fino ad oggi,senza conoscere seri momenti di declino.

Da mezzo di trasporto delle classi popolari a ideale oggetto di riconquista dello spazio, e della città, in particolare,da parte delle persone di ogni età.

In questo periodo di rinascita, la bicicletta, ha messo cittadini e amministratori davanti a una dura realtà:come sono diventate le nostre città?

Involucri da attraversare o luoghi da abitare?

Questa è solo una delle molte domande sollevate dalla lettura del libro.

Cos’è la bicicletta per noi?

Gioco,strumento per misurarsi con la propria solitudine,oggetto di definizione di sè attraverso lo spazio esplorato,soggetto di sogno per una società utopica.

Se ogni città è un mondo, con le sue differenze etniche, sociali ed economiche, possiamo ipotizzare che l’uso della bicicletta ci permetterà di spezzare barriere fisiche o mentali e ridare un senso alla parola sostenibilità.

29 novembre 2013

Paola Schiesaro

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